Milano: Al via il Piano Casa – Opportunità per investitori e sviluppatori

Interventi in quattro quartieri per 174mila mq edificabili e 2.000 nuove abitazioni a canone calmierato

Milano compie un passo concreto verso l’edilizia accessibile con il lancio del Piano Casa. La pubblicazione dell’avviso di manifestazione d’interesse per quattro aree chiave rappresenta una prima opportunità per investitori, sviluppatori e cooperative interessati a partecipare a un progetto di grande rilevanza sociale ed economica.

Le prime quattro aree interessate

I lavori riguardano:

  • Porto di Mare
  • Via Sant’Elia (Palasharp)
  • Via San Romanello
  • Via Demostene

In totale, si parla di 174mila metri quadrati edificabili per un obiettivo di circa 2.000 appartamenti da destinare a locazione a canone calmierato (80 euro/mq). L’investimento complessivo stimato è tra 300 e 400 milioni di euro.

Modello di sviluppo: 90 anni di concessione

Il modello adottato prevede che le aree siano concesse ai privati per 90 anni, al termine dei quali torneranno in mano pubblica. Per i privati coinvolti, ciò significa poter realizzare abitazioni con un chiaro ritorno a lungo termine, garantito dalla domanda di alloggi accessibili, sempre più pressante nel capoluogo lombardo.

Un piano a lungo termine: 10mila case in 10 anni

Il Piano Casa di Milano si svilupperà nell’arco di 10 anni e interesserà complessivamente 10mila abitazioni, suddivise in 21 aree. L’obiettivo è colmare un vuoto nel mercato immobiliare locale, finora focalizzato principalmente su edilizia di lusso, rispondendo invece alle esigenze delle fasce di reddito medio-basse.

Caratteristiche del bando

Oltre alla realizzazione delle unità abitative, è prevista la creazione di:

  • Servizi pubblici
  • Aree verdi
  • Nuove infrastrutture stradali

Questo implica che gli sviluppatori dovranno prevedere investimenti anche per la realizzazione di servizi complementari, migliorando la qualità urbana dei quartieri coinvolti.

Chi sono i principali attori coinvolti

Il piano, promosso dall’assessore Guido Bardelli, ha già riscosso l’interesse delle grandi cooperative edilizie milanesi come Uniabita, Abitare e Lum, con Uniabita che ha già manifestato apertamente il proprio coinvolgimento.

«Questo Piano Casa, concreto e in grado di rispondere ai problemi delle persone, è finalmente una vera scelta politica», ha dichiarato Pierpaolo Forello, presidente di Uniabita.

Opportunità per investitori e sviluppatori

Per agenti, investitori e sviluppatori immobiliari, il Piano Casa rappresenta una duplice opportunità:

  1. Investimenti a lungo termine su progetti che garantiscono stabilità e ritorni prevedibili. Ad esempio, su un investimento ipotetico di 5 milioni di euro, con un canone medio di 80 euro/mq per abitazioni da 80 mq, si potrebbero generare entrate annuali di oltre 1,5 milioni, garantendo un rientro solido nel medio-lungo periodo.
  2. Accesso agevolato al mercato residenziale, con una forte domanda per alloggi a canone calmierato. A Milano, dove l’offerta accessibile è scarsa, questo piano risponde a un bisogno concreto e assicura tassi di occupazione elevati, riducendo il rischio di sfitto.

Inoltre, la realizzazione di infrastrutture e servizi renderà le aree più attrattive, contribuendo alla riqualificazione urbana di zone periferiche.

Prossimi sviluppi

Le prossime aree che vedranno bandi di gara riguarderanno via Leoni, via Bovisasca, via Medici del Vascello e via Pitagora.

Considerazioni conclusive

Per chi opera nel settore immobiliare, il Piano Casa offre uno scenario inedito: la possibilità di contribuire a un progetto di ampio respiro sociale con un ritorno economico garantito dalla solidità della domanda. La combinazione di concessioni a lungo termine, incentivi per la realizzazione di infrastrutture e la collaborazione con il Comune di Milano rende questo piano una grande occasione da non perdere.

Milano cambia volto: il futuro dell’edilizia è accessibile, sostenibile e capace di trasformare le periferie in nuovi poli di opportunità e innovazione.