Residenze Universitarie: Opportunità di Investimento e Sviluppo Immobiliare in Italia
L’housing universitario è oggi uno dei settori più dinamici e promettenti del mercato immobiliare italiano. L’esigenza di colmare il gap tra domanda e offerta di alloggi per studenti, unita agli investimenti pubblici e privati, apre scenari di grande interesse per sviluppatori immobiliari e investitori.
La sfida del PNRR e il ruolo dei fondi nazionali
Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’Italia si è posta l’ambizioso obiettivo di creare 60.000 nuovi posti letto entro il 2026. Questo si aggiunge agli interventi già finanziati dai fondi nazionali attraverso la legge 338/2000, che hanno portato alla realizzazione di 40.000 posti in 24 anni e che oggi sono stati ulteriormente rafforzati con stanziamenti aggiuntivi.
Grazie al PNRR e alla recente iniezione di risorse, sono stati già approvati 136 progetti, per un totale di oltre 16.000 nuovi alloggi. Parallelamente, i fondi della legge 338 hanno stanziato oltre 500 milioni di euro per la costruzione e il recupero di residenze, con un cofinanziamento statale fino al 75%. Un’ulteriore tranche di 187 milioni, stanziata nel 2024, ha consentito di aggiungere altri 2.309 posti letto, tra nuove costruzioni e riqualificazioni.
Opportunità per investitori e sviluppatori
L’housing universitario offre un terreno fertile per progetti immobiliari innovativi e redditizi. Tra i principali motivi per investire:
- Domanda in crescita: Con circa 600.000 studenti fuorisede e una disponibilità attuale di poco più di 85.000 posti letto, la necessità di nuovi alloggi è evidente.
- Rendimenti competitivi: Con margini di rendimento tra il 5,5% e il 6,5%, lo student housing si posiziona come una delle asset class più attraenti.
- Partnership pubblico-private: Il cofinanziamento statale e il supporto di enti universitari e locali riducono i rischi e favoriscono la realizzazione di progetti su larga scala.
Focus sui progetti finanziati
Tra le iniziative più rilevanti:
- Università di Milano-Bicocca: 14,7 milioni di euro per la residenza “I Sirenei”.
- Venezia Ca’ Foscari: 27 milioni per il recupero della residenza Pepe e Bellemo.
- Adisu Umbria (Perugia): 24 milioni per un nuovo complesso universitario.
- Fondazione CEUR: 65 milioni distribuiti su cinque progetti a Roma, Napoli, Torino, Pescara e Padova.
Questi interventi testimoniano l’attenzione crescente verso città secondarie e storiche, dove la domanda è alta e l’offerta di qualità ancora limitata.
Strategie di successo per investire nell’housing universitario
Per ottenere il massimo dai progetti di residenze universitarie, è fondamentale:
- Valutare attentamente la sostenibilità economica e normativa attraverso una due diligence accurata.
- Integrare criteri di sostenibilità nelle costruzioni e nelle riqualificazioni, beneficiando degli incentivi legati all’efficienza energetica.
- Collaborare con università ed enti pubblici, sfruttando i vantaggi delle partnership istituzionali.
Un mercato in espansione
Il settore delle residenze universitarie non è solo un’opportunità di investimento, ma rappresenta anche un contributo fondamentale al diritto allo studio e alla crescita delle comunità universitarie. Gli sviluppatori e gli investitori che sapranno cogliere queste opportunità saranno protagonisti di un mercato in rapida evoluzione, capace di unire profitto e impatto sociale.
Per chi desidera esplorare nuove opportunità nel settore immobiliare, l’housing universitario è un’opzione da non sottovalutare.