Locazioni brevi e check-in: la stretta del Viminale sull’identificazione remota
Un tema cruciale per gli operatori del settore
Il Ministero dell’Interno, con la Circolare del 18 novembre 2024, ha posto un limite chiaro alle locazioni brevi gestite tramite check-in remoto, ritenendole non conformi alla ratio dell’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Questo cambiamento rappresenta una sfida e un’opportunità per gli operatori immobiliari, agenti e investitori che puntano a un mercato sempre più regolamentato e sicuro.
Perché la verifica de visu è fondamentale per il tuo business?
Viviamo in un periodo in cui la sicurezza è una priorità assoluta, sia per i clienti che per gli operatori del settore. La verifica de visu – l’accertamento diretto dell’identità degli ospiti – è un obbligo che non può essere aggirato, secondo il Ministero dell’Interno. Per chi gestisce locazioni brevi, conformarsi a questa normativa è non solo un imperativo legale ma anche un elemento di fiducia per gli investitori e i clienti.
Tale verifica garantisce che la corrispondenza tra documento e persona venga accertata in modo inequivocabile e che i dati degli ospiti siano trasmessi in sicurezza alla Questura. Gli strumenti digitali possono semplificare la gestione operativa, ma non devono sostituire l’interazione diretta, che rimane un pilastro della normativa e della sicurezza.
Opportunità e rischi: il Giubileo come banco di prova
Eventi straordinari come il Giubileo porteranno un aumento significativo delle locazioni brevi. Questo crea opportunità uniche per agenti e investitori immobiliari, ma al contempo richiede un’attenzione maggiore alla conformità normativa. Implementare procedure sicure di check-in può rappresentare un vantaggio competitivo, dimostrando professionalità e affidabilità agli occhi dei clienti e delle autorità.
Le procedure di check-in remoto, spesso considerate rapide e pratiche, rischiano di compromettere questi standard di sicurezza. Secondo il Ministero, affidarsi unicamente a sistemi automatizzati senza verifica diretta può esporre a sanzioni e, soprattutto, a potenziali rischi di sicurezza pubblica.
Articolo 109 TULPS: una guida per gli operatori
L’articolo 109 del TULPS è il riferimento normativo principale per chi opera nel settore delle locazioni brevi. Esso prevede:
- Obbligo di identificare gli ospiti con documenti idonei.
- Comunicazione dei dati alla Questura entro 24 ore.
- Applicazione delle stesse regole anche a locazioni inferiori a 30 giorni, estendendo così gli obblighi ai locatori privati.
Conoscere e applicare queste regole significa proteggere il proprio business da rischi legali e offrire un servizio di qualità.
La portata cogente della Circolare
Pur trattandosi di un documento interpretativo e di indirizzo, la Circolare del 18 novembre 2024 assume una rilevanza cogente per tutti gli operatori del settore, in quanto chiarisce in modo puntuale le modalità di applicazione dell’articolo 109 TULPS.
La Circolare, pur non avendo valore normativo autonomo, vincola le autorità competenti nel monitorare e far rispettare le disposizioni richiamate. Ne consegue che eventuali inadempimenti relativi all’identificazione diretta degli ospiti o alla trasmissione dei dati potrebbero essere oggetto di sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, penali. Pertanto, per gli operatori è fondamentale non solo conoscere le regole, ma anche implementare le procedure operative necessarie per garantirne il rispetto.
Home Exchange e nuovi scenari normativi
La circolare affronta anche il tema dello scambio abitativo tramite piattaforme come Home Exchange. Anche in questo caso, l’obbligo di identificazione diretta degli ospiti rimane cruciale. Chi utilizza tali piattaforme deve assicurarsi che i dati siano inseriti correttamente nel portale Alloggiati Web, evitando il rischio di falsificazioni e garantendo la conformità alle norme.
Questo aspetto è particolarmente rilevante per gli investitori che utilizzano modalità innovative di sfruttamento immobiliare. Assicurarsi che queste nuove formule rispettino i requisiti normativi può evitare problematiche legali e valorizzare il proprio portafoglio.
Conclusioni: un futuro più sicuro e trasparente
La stretta del Viminale offre un importante spunto di riflessione per agenti, investitori e sviluppatori: la sicurezza e la conformità normativa sono valori imprescindibili per costruire un business solido e affidabile.
Adottare procedure di verifica diretta non è solo un obbligo, ma un’opportunità per distinguersi sul mercato. La tua capacità di offrire soluzioni sicure e conformi può trasformare questa normativa in un punto di forza, garantendo crescita e credibilità nel settore immobiliare.