Ristrutturazioni edilizie: dal 2025 la detrazione si riduce al 36%

Con decorrenza dal 1° gennaio 2025, l’aliquota di detrazione fiscale per le spese relative agli interventi di ristrutturazione edilizia subirà una riduzione, passando dall’attuale 50% al 36%, ai sensi dell’art. 16-bis del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR). La detrazione del 50%, attualmente prevista per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, non troverà applicazione per i periodi successivi, salvo eventuali proroghe introdotte con la Legge di Bilancio 2025.

Regime vigente fino al 31 dicembre 2024

Ai sensi dell’art. 16-bis del TUIR, l’agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio consente una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per singola unità immobiliare. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo e riguarda interventi volti al miglioramento e recupero di edifici a destinazione abitativa.

Dal 1° gennaio 2025, tale aliquota verrà ridotta al 36%, con un limite di spesa ridotto a 48.000 euro per unità immobiliare, in conformità al regime ordinario stabilito dalla normativa fiscale.

Possibili proroghe e novità

È opportuno segnalare che il Disegno di Legge di Bilancio 2025 prevede, in linea di principio, una proroga dell’aliquota del 50% esclusivamente per gli interventi di ristrutturazione eseguiti sulle prime case. Tuttavia, salvo modifiche, la detrazione del 36% troverà applicazione per gli interventi relativi alle seconde case.

Si resta in attesa del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025 per confermare tale proroga e i relativi dettagli applicativi.

Acquisto di immobili ristrutturati

L’agevolazione fiscale non si limita agli interventi eseguiti direttamente dai proprietari, ma trova applicazione anche in caso di acquisto di immobili ristrutturati da imprese edili o cooperative. In tali casi, è prevista una detrazione forfetaria pari al 25% del prezzo di acquisto, indipendentemente dal valore effettivo dei lavori eseguiti. Questo beneficio è applicabile agli immobili residenziali venduti entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori.

Opzioni alternative: sconto in fattura e cessione del credito

I contribuenti, in alternativa alla fruizione diretta della detrazione fiscale, possono optare per:

  1. Uno sconto in fattura, ossia un contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, il quale recupera poi tale somma mediante l’acquisizione di un credito d’imposta.
  2. La cessione del credito d’imposta a terzi, di importo corrispondente alla detrazione spettante.

Si segnala tuttavia che, con l’introduzione del D.L. n. 39/2024, la disciplina in materia di cessione del credito e sconto in fattura è stata ulteriormente ristretta, limitando la possibilità di cedere i bonus edilizi. Pertanto, è necessario prestare particolare attenzione alle nuove disposizioni normative vigenti a partire dal 2024.

Superbonus: riduzione dell’aliquota dal 2025

Anche per quanto riguarda il Superbonus, il regime fiscale subisce delle modifiche significative. L’attuale aliquota del 70% per gli interventi che rientrano nell’ambito del Superbonus scadrà il 31 dicembre 2024. A partire dal 2025, l’aliquota sarà ridotta al 65%.

Il Superbonus resta comunque applicabile solo nei confronti di coloro che possiedono i requisiti finanziari necessari per sostenere direttamente le spese relative agli interventi e che possono usufruire delle detrazioni fiscali attraverso la propria dichiarazione dei redditi.

Prospettive future delle agevolazioni fiscali in edilizia

Il Governo, nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha chiaramente espresso l’intenzione di ridurre progressivamente le agevolazioni fiscali nel settore edilizio, mantenendo attive solo quelle considerate strutturali, come il bonus ristrutturazioni previsto dall’art. 16-bis del TUIR. Questo regime, con aliquota al 36% e tetto massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, rappresenta il principale strumento di agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 2025.

Conclusioni

Il termine del 31 dicembre 2024 segna la fine del periodo di applicazione delle aliquote agevolate al 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 70% per il Superbonus. In assenza di proroghe specifiche, le detrazioni per gli interventi edilizi si ridurranno rispettivamente al 36% e al 65% dal 2025. Pertanto, è fondamentale per i contribuenti che intendono usufruire di tali agevolazioni pianificare tempestivamente gli interventi edilizi e valutare con attenzione la possibilità di beneficiare delle opzioni alternative, come la cessione del credito o lo sconto in fattura, prima che le nuove restrizioni normative ne limitino ulteriormente l’accesso.