
đ˘ SocietĂ immobiliari e test di operativitĂ : quando lâinterpello può evitare la qualifica di societĂ di comodo
Le societĂ immobiliari di gestione devono affrontare il test di operativitĂ per evitare la disciplina delle societĂ di comodo. Lâistanza di interpello probatorio può rappresentare una soluzione per dimostrare lâeffettiva operativitĂ dellâimpresa e scongiurare impatti fiscali negativi. Ecco quando e come presentarla.
đ Cosa sono le societĂ di comodo e perchĂŠ il test di operatività è cruciale?
La normativa sulle societĂ di comodo (non operative), introdotta dallâart. 30 della Legge 724/94, mira a penalizzare le societĂ che non svolgono unâeffettiva attivitĂ commerciale, ma che vengono utilizzate per gestire patrimoni immobiliari a vantaggio dei soci.
đš Il test di operativitĂ si basa sul confronto tra:
â Ricavi minimi presunti (determinati applicando percentuali ai valori degli asset aziendali).
â Ricavi effettivi dichiarati dalla societĂ .
Se i ricavi effettivi non superano quelli minimi presunti, la societĂ viene considerata non operativa, con conseguenti limitazioni fiscali, tra cui:
â Imputazione forzata di un reddito minimo tassabile.
â Limitazioni sullâuso dei crediti IVA e sulla possibilitĂ di rimborsi fiscali.
đĄ Le societĂ immobiliari sono particolarmente esposte a questo rischio, specialmente in caso di canoni di locazione non elevati o immobili in attesa di valorizzazione.
âď¸ Quando è possibile disapplicare la disciplina sulle societĂ di comodo?
Le societĂ che non superano il test possono:
1ď¸âŁ Dimostrare la sussistenza di cause di esclusione (es. immobili in corso di costruzione o ristrutturazione).
2ď¸âŁ Presentare un interpello probatorio allâAgenzia delle Entrate per ottenere la disapplicazione della normativa.
Lâinterpello probatorio è disciplinato dallâart. 11, comma 1, lett. b) della Legge 212/00 e consente di ottenere un parere ufficiale prima della dichiarazione dei redditi, riducendo il rischio di contestazioni fiscali future.
đš Quando lâinterpello può essere accolto?
â Lâimmobile è in corso di costruzione o ristrutturazione e non può generare ricavi.
â I canoni di locazione sono in linea con le quotazioni OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare), anche se inferiori ai valori minimi presunti.
â Lâimmobile è temporaneamente inutilizzabile per cause indipendenti dalla volontĂ della societĂ (es. mancanza di certificato di agibilitĂ ).
đ Quando lâinterpello NON viene accolto?
â Se la societĂ loca immobili a canoni inferiori al mercato a unâaltra societĂ con la stessa compagine sociale.
â Se lâunico asset della società è un terreno agricolo lasciato incolto per volontĂ dei soci.
â Se la societĂ invoca genericamente la crisi del mercato immobiliare senza fornire elementi concreti.
đĄ Attenzione: in assenza di interpello, la societĂ potrĂ comunque difendersi in fase di accertamento, ma dovrĂ dimostrare la sussistenza di situazioni oggettive che giustificano il mancato superamento del test di operativitĂ .
đĄ Cosa significa per investitori e societĂ immobiliari?
âď¸ Per le societĂ immobiliari: valutare proattivamente la necessitĂ di presentare un interpello per evitare una classificazione come societĂ di comodo.
âď¸ Per gli investitori: considerare lâimpatto del test di operativitĂ e delle restrizioni fiscali quando si acquistano quote di societĂ immobiliari.
âď¸ Per i professionisti del settore: conoscere gli strumenti di difesa fiscale per le societĂ immobiliari, ottimizzando la gestione tributaria.
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