Accatastamento Villaggi Turistici e Campeggi: Obblighi e Scadenze 2025
Accatastamento Villaggi Turistici e Campeggi: Obblighi e Scadenze 2025
Con la risoluzione n. 67/E del 20 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha delineato le prime indicazioni operative per l’accatastamento delle strutture ricettive all’aperto, in attuazione dell’articolo 7-quinquies del Dl 113/2024 (convertito in legge n. 143 del 7 ottobre 2024). Questo provvedimento introduce nuove disposizioni che avranno impatto su villaggi turistici, campeggi, parchi vacanza e campeggi agrituristici, con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2025.
Ambito di Applicazione e Carattere Innovativo
La risoluzione chiarisce che la normativa ha carattere innovativo e non rappresenta un’interpretazione autentica delle disposizioni precedenti. L’obbligo di accatastamento coinvolge tutte le strutture ricettive all’aperto, definite dall’articolo 13 del Dlgs 79/2011 (Codice del Turismo). Le categorie interessate includono:
- Villaggi turistici;
- Campeggi;
- Campeggi nell’ambito di attività agrituristiche;
- Parchi vacanza.
Modalità Operative di Accatastamento
La direttiva individua specifiche modalità per l’accatastamento, distinguendo tra diverse tipologie di aree e unità immobiliari:
- Unità con Pernottamento
Tutte le aree destinate al pernottamento degli ospiti, siano esse dotate di case mobili o semplici aree attrezzate, rientrano nell’obbligo di accatastamento. - Aggiornamento Cartografico
Le aree occupate da case mobili, già presenti nella mappa catastale, dovranno essere aggiornate attraverso la procedura Pregeo. Le sagome delle case mobili dovranno essere eliminate mediante specifici atti di aggiornamento cartografico. Parallelamente, tali modifiche dovranno riflettersi nella planimetria del Catasto Fabbricati. - Distinzione delle Aree
Le aree destinate al pernottamento devono essere distinte con perimetri tratteggiati nelle planimetrie. Vanno differenziate:
- Aree attrezzate con allestimenti mobili (rotazione periodica);
- Aree non specificamente attrezzate per tali scopi.
- Determinazione della Rendita
La rendita catastale dovrà riflettere:
- Il valore unitario di mercato determinato secondo principi estimativi;
- Un incremento dell’85% per le aree attrezzate;
- Un incremento del 55% per le altre aree.
Tali valori dovranno essere applicati all’intero immobile, includendo il valore del suolo, le sistemazioni, le dotazioni catastali rilevanti e i costi indiretti secondo le linee guida della circolare 6/T del 2012.
Scadenze e Sanzioni
L’accatastamento dovrà essere completato entro il 15 giugno 2025. La rendita avrà effetto retroattivo al 1° gennaio 2025.
- Mancato adempimento: In caso di inadempienza, l’Agenzia delle Entrate attiverà il procedimento previsto dall’articolo 1, comma 277, della legge n. 244/2007. In tal caso, provvederà direttamente all’elaborazione degli atti catastali, addebitando ai contribuenti:
- Sanzioni per mancato accatastamento entro il termine;
- Spese di predisposizione degli elaborati catastali.
I contribuenti avranno 90 giorni di tempo per adempiere dalla data di ricezione della specifica richiesta dell’Agenzia.
Conseguenze e Rilevanza della Novità
Questa innovazione normativa porta con sé rilevanti implicazioni economiche e operative per il settore turistico all’aperto.
1. Aumento della Base Imponibile e Maggiore Contribuzione Fiscale:
L’incremento dell’85% e del 55% delle rendite catastali comporterà inevitabilmente un aumento della base imponibile per IMU e altre imposte locali. I gestori di campeggi e villaggi turistici dovranno affrontare un aggravio fiscale, che si rifletterà sui costi operativi delle strutture. Questo potrebbe portare a un rialzo delle tariffe per gli ospiti finali, con l’obiettivo di compensare l’aumento del carico tributario.
2. Incentivo alla Riqualificazione e Regolarizzazione:
L’obbligo di accatastamento spinge i proprietari e gestori a regolarizzare situazioni non ancora conformi, stimolando interventi di riqualificazione e ammodernamento delle aree. Questo potrebbe risultare in una maggiore qualità dell’offerta turistica e in una valorizzazione del patrimonio immobiliare.
3. Maggiore Trasparenza e Certezza del Diritto:
L’accatastamento uniforme delle strutture ricettive all’aperto garantisce una maggiore trasparenza nei confronti dell’amministrazione fiscale e riduce il rischio di contenziosi con l’Agenzia delle Entrate. Gli investitori avranno una visione più chiara del valore immobiliare e dei costi associati, favorendo un mercato più stabile.
4. Opportunità di Differenziazione Competitiva:
Le strutture che investiranno in efficienza energetica, sostenibilità e innovazione potranno beneficiare di una maggiore attrattiva sul mercato. Il rialzo delle rendite spingerà verso modelli di business più innovativi, incentrati su offerte di qualità superiore e servizi aggiuntivi.
Conclusioni e Consigli Operativi
L’accatastamento delle strutture ricettive all’aperto rappresenta un passaggio cruciale per conformarsi alle nuove disposizioni normative.
Per gli operatori del settore:
- Avviare tempestivamente l’aggiornamento delle planimetrie e delle schede catastali per evitare sanzioni.
- Collaborare con tecnici specializzati per garantire la corretta rappresentazione cartografica.
- Monitorare attentamente le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate per rispettare le scadenze.
Un’accorta pianificazione consentirà di evitare costi aggiuntivi e sanzioni, facilitando il corretto accatastamento delle strutture e allineandosi alle nuove disposizioni in maniera efficiente.